I miracoli di Gesù

(132)

I dieci lebbrosi presso Efraim (483.7 - 483.8 e 483.10)

Giuda Iscariota lo guarda e forse parlerebbe, ma è distratto da un grido che li raggiunge da un poggetto che sovrasta il paesino che stanno costeggiando, cercando la via per entarvi.
"Gesù! Rabbi! Gesù! Figlio di Davide e Signore nostro, abbi pietà di noi."
"Dei lebbrosi! Andiamo, Maestro, altrimenti il paese accorrerà e ci tratterrà fra le sue case" dicono gli apostoli.
Ma i lebbrosi hanno il vantaggio di essere più avanti di loro, alti sulla via, ma almeno un cinquecento metri dal paese, e scendono zoppicando sulla via e corrono verso Gesù ripetendo il loro grido.
"Entriamo nel paese, Maestro. Essi non vi possono entrare" dicono alcuni apostoli, ma altri ribattono: "Già delle donne si affacciano a guardare. Se entriamo sfuggiremo ai lebbrosi, ma non di esser conosciuti e trattenuti."
E mentre sono incerti sul da farsi, i lebbrosi si fanno sempre più vicini a Gesù che, incurante dei ma e dei se dei suoi apostoli, ha proseguito per la sua strada. E gli apostoli si rassegnano a seguirlo mentre donne con bambini alle gonnelle e qualche uomo vecchio rimasto in paese vengono a vedere stando a prudente distanza dai lebbrosi, che però si fermano a qualche metro da Gesù e ancora supplicano: "Gesù, abbi pietà di noi!"
Gesù li contempla un istante; poi, senza accostarsi a questo gruppo di dolore, chiede: "Siete di questo paese?"
"No, Maestro. Di luoghi diversi. Ma quel monte dove stiamo, dall'altra parte guarda sulla via per Gerico ed è buono per noi quel luogo..."
"Andate allora al paese vicino al vostro monte e mostratevi al sacerdote."
E Gesù riprende a camminare spostandosi sul ciglio della via per non sfiorare i lebbrosi, che lo guardano avvicinare senza avere altro che uno sguardo di speranza nei poveri occhi malati. E Gesù, giunto alla loro altezza, alza la mano a benedire.
La gente del paese, delusa, ritorna nelle case... I lebbrosi si inerpicano di nuovo sul monte per andare verso la loro grotta o verso la via do Gerico.
"Hai fatto bene a non guarirli. Non ci avrebbero più lasciati andare quelli del paese..."
"Sì, e bisognerebbe giungere ad Efraim prima di notte."
Gesù cammina e tace. Il paese ormai è nascosto alla vista dalle curve della via molto sinuosa perchè segue i capricci del monte ai piedi del quale è tagliata.
Ma una voce li raggiunge: "Lode al Dio Altissimo e al suo vero Messia. In Lui è ogni potenza, sapienza e pietà! Lode al Dio Altissimo che in Lui ci ha concesso la pace.....

(....... segue una lunga sequela di lodi a Gesù)

Gli apostoli, seccati, si volgono due o tre volte intimando al lebbroso, perfettamente guarito, di tacere. E lo minacciano quasi l'ultima volta.
Ma egli, cessando per un momento di alzare così la voce per parlare a tutti, risponde: "E che volete, che io non glorifichi le grandi cose che Dio mi ha fatto? Volete che io non lo benedica?"
"Benedicilo in cuor tuo, e taci" gli rispondono inquieti.
"No, che non posso tacere. Dio mette le parole sulla mia bocca", e riprende più forte: " Gente dei due luoghi di confine......"

(....... ricomincia un'altra lunga sequela di lodi a Gesù)

(Gesù) si ferma voltandosi e chiamando a Sè il lebbroso guarito, che accorre e si prostra davanti a Gesù baciando la polvere.
"Alzati. E gli altri dove sono? Non eravate in dieci? Gli altri nove non hanno sentito il bisogno di ringraziare il Signore. E che? Su dieci lebbrosi di cui uno solo era samaritano, non si è trovato altro che questo straniero che sentisse il dovere di tornare indietro e rendere gloria a Dio, prima di rendere se stesso alla vita e alla famiglia? Ed egli è detto <samaritano>. Non più ubriachi sono allora i samaritani, posto che vedono senza traveggole e accorrono sulla via di Salute senza barcollare? Parla dunque la Parola un linguaggio straniero se lo intendono gli stranieri e non quelli del suo popolo?"
Gira gli splendidi occhi sulla folla di ogni luogo della Palestina che si trova presente. E sono insostenibili nei loro balenii quegli occhi... Molti chinano il capo e spronano le cavalcature o si danno a camminare allontanandosi....
Gesù china gli occhi sul samaritano inginocchiato ai suoi piedi, e lo sguardo si fa dolcissimo. Alza la mano, che teneva abbandonata lungo il fianco, in un gesto di benedizione e dice: "Alzati e vattene. La tua fede ha salvato in te più ancora della tua carne. Procedi nella Luce di Dio. Va'. "
E l'uomo si alza e va'.

 

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